Ascoltiamo oggi un brano che da sempre suscita molto fascino nel mondo del Sassofono. Stiamo parlando dell’Aria di Eugène Bozza (1905-1991), scritto dall’autore nel periodo in cui si trovava a Roma e dedicato al celeberrimo sassofonista e didatta Marcel Mule.
Il pezzo, scritto nel 1936, è dedicato ad un esecutore piuttosto esperto, non tanto (e non solo) per le note da eseguire, quanto per la necessità di padroneggiare bene il vibrato, la respirazione e, più in generale, il controllo del proprio strumento. Queste sono tutte caratteristiche che garantiranno al musicista la buona riuscita del brano; tanti critici e musicisti ritengono che la respirazione sia la sfida più grande di questo pezzo!
Un altro aspetto su cui bisogna porre assolutamente l’attenzione è sicuramente l’intonazione, come del resto in tutti i pezzi “lirici” che si rispettino.
Questo brano, che può ricordare lo stile di J. S. Bach (ha delle somiglianze con il terzo tempo della Pastorale in Fa BWV 590), è molto famoso tra i sassofonisti classici ed è importante averlo nel proprio repertorio. E’ stato trascritto successivamente per clarinetto.
Buon ascolto e Buona Musica a tutti! La versione di Arno Bornkamp è la mia preferita.